Con una scrittura appassionante e pregna e con un ritmo serrato e coinvolgente Arnolfo Petri offre con il suo primo romanzo Camurrìa (Homo Scrivens edizioni) uno spaccato di vita dolorosa e pulsante, non priva di ironia e di passioni, di momenti di tenerezza e di piccole gioie, dando nuovamente voce a chi una voce non ha più.
Arnolfo Petri racconta dell’umanità che si crea tra i due protagonisti detenuti in un luogo e in una terra che spesso negano possibilità di riscatto. Camurrìa è ambientato a Napoli nella sezione protetta del carcere di Secondigliano: quella degli “infami” e dei crimini “vergognosi”. Totore, un camorrista detto l’ammazzapreti, e Marcello il professore gridano al mondo, sottovoce, la loro voglia di comprensione, accettazione, ma soprattutto di tenerezza.
Due storie di dolore e di vergogna che pian piano vengono a galla, per abbattere il silenzio, quel silenzio colpevole che annulla la voglia di riscatto di una terra sporca di sangue. Perché, come spiega Totore, «l’unica speranza è parlare. Il silenzio è camurrìa».
L’adattamento teatrale di Camurrìa è stata segnalato alla VIII edizione del Premio Nazionale di Drammaturgia Fersen.
Ne hanno parlato con l’autore, lo psichiatra e filosofo Felice Zoena (già consulente presso la casa Circondariale di Poggioreale) e il giornalista Marco Perillo, incontro moderato da Aldo Putignano con le letture dell’attore e regista Roberto Azzurro.
Regista, drammaturgo, poeta, e attore, fra gli artisti più apprezzati della scena meridionale. Dal 1998 è Direttore Artistico del Teatro Il Primo di Napoli da lui fondato, nonché Direttore dell’Accademia Teatrale Primo Studio.
Premio Fondi La Pastora nel 2006, è autore di una drammaturgia dissacrante e trasgressiva, di cui ha pubblicato la trilogia Il Teatro dell’Anima (BelAmi Edizioni, 2011). Ha pubblicato inoltre le raccolte poetiche Graffi del cuore (Guida, 2010) e Sono nato nel sessantuno (Photocity Edizioni, 2011).
© Homo Scrivens s.r.l.
Finito di stampare: Novembre 2012
Autore: Arnolfo Petri Collana: Dieci
Info: 14 x 21 – p. 128 – brossura
ISBN: 978-88-97905-10-3 Prezzo: € 14,00
Arnolfo Petri
“La paura è scappare. La paura è restare”
Nelle penombre di una cella scura, inospitale, Totore e Marcello sognano il
mondo di fuori.
La loro realtà è tutta lì. In quello stanzone 2×3 dalle pareti ammuffite.
Senza speranze, senza colore, senza futuro.
Il mondo di fuori, invece, li aspetta. Per ricominciare.
La voglia di scappare è immensa. La paura li paralizza.
Marcello vorrebbe evadere. Totore è sconfitto.
Con un linguaggio crudo, Arnolfo Petri costruisce in “Camurrìa” (ediz. Homo
Scrivens) una metafora spietata sulla rabbia verso questa terra “matrigna e
avara”. La stessa rabbia che attraversa in questi giorni le piazze e le strade
di questo paese.
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