Doppio shock per i Radical Chic

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Donald Trump-Nigel Paul Farage

Dopo la vittoria di Nigel Farage, con la scelta referendaria della Brexit, e l’elezione di Donald Trump, ecco arrivare puntuali le profezie di sventure dei radical scic.

Cattomarxisti freudiani un po’ tardo hegeliani, i radical scic nostrani ritengono di conoscere dai loro salotti la giusta direzione della realizzazione dello Spirito della Storia verso il bene assoluto. Ed essi, ovviamene, se ne sono autoproclamati unici Artefici dell’ inevitabile Destino per l’intera umanità. Per cui: ogni volta che risultano sconfitti i loro progetti ad una qualunque consultazione elettorale, essi si preoccupano che la Storia stia procedendo contromano ed annunciano una nuova Apocalisse.

Farage e Trump – tuonano i radical scic al mondo e ai “miserabili” elettori, colpevoli di non aver seguito le loro indicazioni – provocheranno la fine della Democrazia, l’avvento di regimi nazi-fascisti, l’aumento dell’inquinamento, lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello degli oceani.

Insomma, i radical scic ritengono che la democrazia ed il progresso siano garantiti solamente quando vincono i loro candidati e le loro proposte.

A questo punto si impone la domanda: << La democrazia non consiste nell’alternanza al governo di uomini e proposte in conflitto >>?

La risposta è scontata ed affermativa!

Quindi è ora che gli ansiosi radical scic la smettano di strapparsi le vesti. Le cassandre radical imparino a rispettare la volontà della maggioranza e si impegnino per una opposizione con proposte concrete e non utopistiche elaborate ed urlate nei deliranti dibattiti televisivi. Diversamente potranno continuare a lottare per la coltivazione dei pomodorini biologici e per i biscotti senza olio di palma mentre contribuiranno alla produzione delle piogge acide e dei gas-serra con gli scarichi delle loro automobili, dei loro impianti autonomi di riscaldamento domestico, e dei motori degli aerei con i quali scorrazzano per il mondo alla ricerca di esotici scambi umanitari interculturali e interreligiosi. Naturalmente il tutto a spese dei contribuenti.

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Siamo seri! Compagni radical scic ricordate: il sol dell’avvenire di cui parlate è tramontato da tempo. Il Novecento giace nei libri di storia con le sue utopie totalitarie ed omicide.

E per chiudere, alcune considerazioni conclusive. La prima sulla democrazia rappresentativa: le consultazioni elettorali, ormai, valgono meno di una indagine di mercato per il lancio di un prodotto.

La seconda sulla nostra partecipazione alle decisioni collettive : le nostre vite ed i nostri bisogni sono indotti da algoritmi elaborati in base alle informazioni personali che volontariamente diffondiamo sulla rete ed utilizzati da quel 5% della popolazione mondiale che detiene il 90% delle risorse costituite da beni materiali ma anche da informazioni e conoscenze. Ed è all’interno di questo 5% che si combatte la lotta per la conquista del potere. Scontri fra oligarchie.

E tutti noi? Siamo consumatori di illusioni.

Certo tutto è illusione. Fra cento anni noi tutti saremo morti. Fra mille anni non ci sarà posto per tutti sul pianeta. Fra un miliardo di anni il sole ci farà fritti!

Ma non per questo la vita è priva di senso! Il nichilismo no! Non è importante la inutilità della meta, resta stupendo il viaggio. In fin dei conti, per quanto siamo stupidi, siamo pur sempre dei novelli Nessuno di omerica memoria. Il senso della vita è costituito per ognuno di noi dalla propria singola esistenza fatta di emozioni, conoscenza, scoperte, … Conrad sbagliava: non tutto è orrore!

Ludovico Martello