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Concezione strumentalistica

Max Weber è stato il maggior teorico moderno di questa concezione: egli ritiene che il “disincanto del mondo”, codificato dall’esperienza illuministica, abbia vanificato la validità di ogni spiegazione teleologica (relativa alla dottrina dei fini).

In effetti colui che per primo ha teorizzato esplicitamente e con grande vigore la separazione fra le categorie del conoscere e le categorie della morale è stato Hume: nel Trattato sulla natura umana si legge che << le regole della morale non sono conclusione della ragione >>. In breve, quella che è stata battezzata «la legge di Hume» fa divieto di derivare asserzioni assiologiche ( relative alla dottrina dei valori ) da premesse fattuali. Essa avverte di non confondere e/o fondere il piano ontologico con quello deontologico. Di ispirare l’agire politico all’etica della responsabilità.

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