
La Repubblica della Tecnica
Accade con la Tecnica quanto è già accaduto con Dio:
si incomincia a rivolgersi al salvatore per esser salvati
e si finisce col volere che sia fatta la sua volontà:
la volontà di Dio, la volontà della Tecnica.[1]
La democrazia moderna come tecnocrazia
Le recenti vicissitudini nostrane, vedi governo dei “tecnici” nelle cui sapienti e paterne mani abbiamo gongolato fino a qualche mese orsono, hanno reso evidente l’assoluta predominanza del sapere tecnico, una sorta di rifugio più o meno sicuro e a cui ci si affida dopo che i barbari sono passati con il loro corollario di distruzione e si ha da ricostruire un cumulo di rovine socio-economiche ormai dirute. Dopo di essi, insomma, spazio all’ideale platonico del savio illuminato chiamato a gestire una nave perigliosa