mercoledì, Aprile 30, 2025

Karl Popper: Un Pensatore senza Esoterismi

Karl Popper: un pensatore che ha lasciato un'impronta nella storia del pensiero. Le sue idee e il suo contributo al dibattito filosofico.

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Contro la Tradizione Storicista

Non meno di Platone, anche Hegel e Marx inscrivono lo sviluppo storico e sociale entro un orizzonte governato dalla necessità.

In esso l’ultima parola è già stata detta da sempre.

In questo senso la tradizione storicistica che da Platone a Hegel e, infine, a Marx  si richiama a una legge inarrestabile e necessaria del mutamento storico è foriera del totalitarismo.

Infatti quando l’uomo, certo di possedere la verità sul passato e/o sul futuro dell’umanità, tenta di costruire il Paradiso in terra, il risultato è la realizzazione dell’inferno.

<< Quello che dobbiamo imparare da Platone – spiega Popper – è esattamente il contrario della sua dottrina…

Il nostro sogno del cielo non si realizza quaggiù sulla terra. Per quanti hanno gustato dell’albero della conoscenza, il paradiso è perduto. ….

Se vogliamo rimanere uomini – egli avverte – c’è unicamente una strada, la strada verso la società aperta, per proseguire la nostra marcia verso l’ignoto, verso ciò che non sappiamo, verso l’incerto sorretti dalla ragione…., per pianificare due cose : non solo la nostra sicurezza, ma al medesimo tempo la nostra libertà>>.

La Filosofia Politica di Popper

L’interesse, se non proprio l’originalità, della filosofia politica popperiana – spiega Luciano Pellicani — << deriva dal fatto che essa rappresenta una sistematica difesa delle ragioni della civiltà liberale condotta con argomentazioni di natura epistemologica >>.

In altri termini : la filosofia politica popperiana  sottolinea il valore della politica come scienza, ma solo nel senso che auspica l’introduzione nella prassi politica di alcune regole del metodo scientifico.

Pertanto il suo riduzionismo è, per usare la terminologia proposta da Marcello Pera, di tipo metodologico, non già contenutistico.

La legge di Hume – cioè l’impossibilità logica di passare da un giudizio di fatto a un giudizio di valore – fa divieto alla scienza di dettare i suoi contenuti alla politica.

La scienza, secondo Popper, non può e non deve esistere come una scienza dei fini e dei valori, poiché questi ultimi non possono essere dedotti razionalmente.

La scienza può aiutare gli operatori politici nella scelta degli strumenti e delle procedure per il conseguimento di alcuni fini e può essere utilizzata da questi per cercare di prevedere le conseguenze non desiderate di certe scelte.

La Conoscenza Scientifica

Veniamo, ora, al Popper teorico della conoscenza scientifica. Anche qui il contributo è stato grande.

Egli è stato insieme scettico e fiducioso nei riguardi del pensiero scientifico. Una evidente contraddizione, ma  una contraddizione che non lo ha compromesso la sua indagine.

C’è in Popper un forte richiamo a Galilei e all’interpretazione realistica della scienza.

I suoi due punti di riferimento sono :  il principio di demarcazione fra scienza e metafisica, principio che ha chiamato “il problema di Kant” ; e la critica radicale all’induzione, che ha indicato come “il problema di Hume “.

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Ludovico Martello
Ludovico Martello
Saggista. Si è laureato in Sociologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autore di numerosi saggi sul processo di Modernizzazione. E' stato ricercatore a contratto presso la Luiss Guido Carli di Roma, ha insegnato Filosofia della politica, con contratto annuale, presso l'Università degli Studi del Sannio. Cofondatore dei magazine web "PoliticaMagazine.info” e "PoliticaMagazine.it”
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