sabato, Luglio 27, 2024

Karl Popper: Un Pensatore senza Esoterismi

Karl Popper: un pensatore che ha lasciato un'impronta nella storia del pensiero. Le sue idee e il suo contributo al dibattito filosofico.

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Il Fascino di Karl Raimund Popper

Karl Raimund Popper appartiene a quella schiera di  autori con i quali, dopo averli studiati, si impara a convivere e per i quali non si può fare a meno di provare una profonda riconoscenza intellettuale.

Un sentimento che Lucio Colletti ha lungamente provato e che – all’ indomani della morte del pensatore viennese, avvenuta il 17 settembre del 1994 – ha così espresso :

<< E’ stato un grande vecchio al quale tutti dobbiamo molto.

E appariva meno grande solo perché, a differenza di Heidegger e di Wittgenstein, era alieno dal linguaggio esoterico e misteriosofico.

In lui non c’era  nulla della sacralità con cui si presentano le proposizioni soprattutto finali del Tractatus logico-filosoficus, nulla dell’oscuro vaticinio che è invece un modulo espressivo dell’ultimo Heidegger.

Il fatto che Popper sia stato uno scrittore lucido, lo ha reso meno interessante agli occhi di quei professori di filosofia inclini a confondere il profondo con l’oscuro>>.

Dopo aver letto e ruminato le tesi proposte dal filosofo viennese, la realtà appare improvvisamente più chiara, come quando un raggio di sole fende la nebbia e ci illumina la strada che intendiamo percorrere.

Qualche anno fa l’economista Sergio Ricossa ha dichiarato :<< paragono Popper all’invenzione degli occhiali ; occhiali per evitare le cantonate della ragione.

Non sono occhiali magici, non ci trasformano in uomini di genio, …. sono uno strumento per sopravvivere agli errori nostri e altrui, ai falsi miti, ai dogmi >>.

Epistemologia e Filosofia Politica

Epistemologia e filosofia della politica i due campi di indagine maggiormente coltivati da Karl Popper. La sua figura di filosofo della politica è legata fondamentalmente alla sua opera più nota : 

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La società aperta e i suoi nemici. << Nel seguito della nostra discussione – egli spiega – la società magica o tribale o collettivista sarà chiamata anche società chiusa e la società nella quale i singoli sono chiamati a prendere decisioni personali società aperta …

La società chiusa è caratterizzata dalla fede nei tabù magici, mentre la società aperta è quella nella quale gli uomini hanno imparato ad assumere un atteggiamento in qualche misura critico nei confronti dei tabù e a basare le loro decisioni sull’autorità della propria intelligenza >>.

Platone, Hegel e Marx: Nemici della Società Aperta

 Platone, Hegel e Marx sono, secondo Popper,  nemici della società aperta. Essi sono i padri del pensiero totalitario, ossia delle forme che la società chiusa ha assunto nel nostro secolo in Occidente.

A Platone, nel pensiero del quale Popper non esita ad individuare le radici del totalitarismo, è dedicato il primo volume di La società aperta e i suoi nemici, così come a Hegel e a Marx, accusati di essere falsi profeti, è dedicato il secondo volume dell’opera. Ciò che Platone vede nell’origine, Hegel e Marx vedono nella fine.

Nella fine della storia. E quindi nella storia che ha compiuto il suo destino, dandosi a conoscere come totalità dispiegata.

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Ludovico Martello
Ludovico Martello
Saggista. Si è laureato in Sociologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autore di numerosi saggi sul processo di Modernizzazione. E' stato ricercatore a contratto presso la Luiss Guido Carli di Roma, ha insegnato Filosofia della politica, con contratto annuale, presso l'Università degli Studi del Sannio. Cofondatore dei magazine web "PoliticaMagazine.info” e "PoliticaMagazine.it”
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