Scienza e Metafisica: la Demarcazione
La distinzione fra la scienza e la metafisica è stato un aspetto caratterizzante del positivismo logico.
Ed è possibile notare un’influenza di questa scuola su Popper. E’ noto che negli anni Trenta lui ha avuto dei contatti con il circolo di Vienna .
Ma Popper mette in crisi il positivismo logico rifiutando il principio dell’induzione che aveva segnato la ricerca, tra gli altri, di Carnap e Hempel.
Egli conferisce un significato diverso alla demarcazione fra scienza e metafisica. Nonostante le differenze innegabili c’è, però, tra lui e i positivisti un punto di contatto fondamentale.
Per entrambi la scienza si presenta come una struttura linguistica, dove in alto ci sono gli asserti universali e in basso i cosiddetti enunciati protocollari o enunciati osservativi.
La Scienza come Arte
Una teoria scientifica è come un’opera d’arte. << La scienza – spiega l’epistemologo viennese –, dopo tutto, è una branca della letteratura ; e il lavoro scientifico è un’attività umana come costruire una cattedrale.
Non vi è dubbio che vi sia troppa specializzazione e troppa professionalizzazione nella scienza contemporanea che la rende inumana ….
La scienza è non solo, come l’arte e la letteratura, un’avventura dello spirito umano, ma è forse la più umana delle arti creative ….
La scienza – egli conclude – non è un sistema di asserzioni certe, o stabilite una volta per tutte, e non è neppure un sistema che avanzi costantemente verso uno stato definitivo.
La nostra scienza non è conoscenza ( episteme ) : non può mai pretendere di aver raggiunto la verità, e neppure un sostituto della verità, come la probabilità >>.
L’Influenza di Popper sull’Epistemologia Contemporanea
Popper ha aperto un varco alle epistemologie contemporanee di Toulmin e di Feyerabend che hanno travolto la filosofia della scienza. Egli resta uno scettico, non crede che si possa mai raggiungere la verità.
<< Platone, Aristotele, Bacone e Cartesio – egli osserva –, così come la maggior parte dei loro successori, ad esempio John Stuart Mill, credevano che esistesse un metodo per trovare la verità scientifica.
In un periodo più recente e un po’ più scettico, ci furono dei metodologi che credevano che esistesse un metodo, se non per trovare una teoria vera, almeno per accertare se una data ipotesi fosse o no vera ; o ( in un modo ancora più scettico ) se una data ipotesi fosse almeno “probabile”, in qualche grado accertabile >>.
La Critica di Popper alle Metodologie Tradizionali
Ma tali concezioni metodologiche sono, per Popper, decisamente erronee.
Infatti a suo avviso :<< non c’è alcun metodo per scoprire una teoria scientifica ; non c’è alcun metodo per accertare la verità di una ipotesi scientifica, cioè nessun metodo di verificazione ; non c’è alcun metodo per accertare se un’ipotesi è “probabile”, o probabilmente vera>>.
Dalla metodologia della scienza, dunque, secondo Popper, non ci si deve aspettare l’individuazione di una serie di norme che garantiscano quasi meccanicamente la scoperta di nuove teorie. Non esiste una logica della scoperta, ma una logica della ricerca.
Le teorie vengono scoperte solo grazie alla fantasia e alla creatività degli uomini di scienza e non già in seguito all’applicazione di procedimenti routinieri.