lunedì, Dicembre 2, 2024

Antonio Simiele

Aiutarli a casa loro. Come?

Di fronte ad un fenomeno epocale e complesso qual è quello degli immigrati, provenienti in prevalenza dall'Africa, è di moda dire che bisogna aiutarli a casa loro. Un buon proposito. Sennonché, risulta un dire quasi sempre ipocrita. Non s’indicano, infatti, i

Un’ occasione per ricomporre

Le scissioni sono una costante nella storia della sinistra italiana. Esse hanno prodotto, quasi sempre, danni e si sono svolte previo la misurazione, da parte di ogni componente, del livello di sinistra attribuibile alle altre, spaccando il capello in quattro. Stanno nella pratica nazionale, per cui, come diceva Totò, “in Italia i partiti crescono come funghi”.

Fare della Brexit un’opportunità

Qualche giorno dopo il voto, una folla di giovani ha manifestato davanti alla residenza del Primo Ministro inglese per rivendicare il diritto di voto ai sedicenni. E’ stato il grido forte di quelli che vogliono riprendersi in mano il futuro di cui si sentono defraudati dalla decisione della Gran Bretagna di uscire dall'UE.

Sradicare i terrorismi

La guerra a Isis si combatte con tutti i mezzi utili consentiti, avendo chiaro che si tratta di una guerra contro l’estremismo e il terrorismo e non tra l’Occidente e il mondo islamico, sapendo chi e cosa colpire. E’ significativo che la m

Se manca l’alternativa

Oggi non c’è un'alternativa europeista al governo Renzi e, purtroppo, neppure è pronosticabile per un domani ravvicinato. Questa condizione fa male alla democrazia e non stimola l’attuale governo a fare bene.

Renzi, chi l’ha voluto?

Sempre più spesso si sente fare la domanda su chi “ha voluto” l’ascesa di Renzi. Da più parti si risponde evocando, criticamente, l’abbraccio di poteri e interessi vari.

Per una nuova Europa un Sud protagonista

Le recenti vicende, riguardanti l’immigrazione e la Grecia, hanno messo a nudo un’Europa con regole inadeguate e in difficoltà a dare speranza ai suoi cittadini, in particolare a quelli che stanno pagando i prezzi più alti della crisi.

Astensionismo, crepa profonda nella nostra democrazia

L’astensionismo, in forte crescita, è sempre meno fisiologico, sempre più segno di malessere e arma di protesta. Avrebbe dovuto far riflettere il suo andamento negli ultimi anni e, ancor più, come si è espresso nel recente voto in Trentino e in quello dell’autunno scorso nelle elezioni regionali dell’Emilia.

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