In una recente intervista, il prof. Massimo Cacciari, con riferimento alla probabile formazione di un governo presieduto da Mario Draghi, ha dichiarato: << Draghi in questo momento è perfetto, ma in prospettiva è la testimonianza notarile della catastrofe del ceto politico>>.

Niente affatto! Il candore etico e la coerenza politica del ragionamento del professore Cacciari sono di un idealismo eroico ma questi valori appartengono alla cultura politica del Novecento, quando i politici intendevano fare la storia ed erano pronti a sacrificare la propria vita per le proprie idee.

Oggi, e forse fortunatamente, non è così. Oggi coloro che sosterranno il governo Draghi, a discapito degli obiettivi politici professati, si fregeranno del titolo di salvatori della Patria in un grave momento di emergenza nazionale e mondiale!

Anzi, il governo Draghi consentirà a quanti lo sosterranno di giustificare agli occhi dei propri elettori la sospensione della realizzazione delle promesse elettorali da loro disattese.

Sovranisti, populisti, teorici della decrescita felice, ambientalisti, neofascisti e neocomunisti…democratici di destra, di sinistra e di centro… tutti insieme faranno il nobile gesto di congelare i propri obiettivi politici, pro e/o antisistema.

Gli antieuropeisti rinunceranno al proposito di guidare l’Italia fuori dalla Comunità europea, rinunceranno ad abbandonare l’Euro ed a reintrodurre la vecchia cara Lira. Del resto, forse, non ne sono mai stati veramente convinti di farlo. Ma diranno che rinunciano per salvare il Paese dalla pandemia e dalla bancarotta. Del resto anche molti dei loro elettori non hanno mai pensato seriamente di uscire dall’euro e bruciare i loro sudati risparmi.

Draghi fornirà, involontariamente, ad ognuno di loro un alibi e un capro espiatorio.

Così, se il nuovo governo adotterà provvedimenti necessari ma troppo supini alle direttive della troika o ai “poteri forti” sarà stata colpa di Draghi! Oppure se questi adotterà misure che creeranno nuove diseguaglianze… da destra e da sinistra indicheranno Draghi quale responsabile delle nuove ingiustizie. E riserveranno per sé stessi i meriti, se ci saranno, di aver evitato che il paese sprofondasse nel baratro.

Superato il baratro riprenderanno, da destra e da sinistra, l’attacco alla istituzioni liberaldemocratiche con rinnovato vigore. Non certo per abbatterle in nome di un totalmente Altro.. del sol dell’avvenire ma per conservare insieme alle vituperate istituzioni il loro mestiere di governanti e/o di oppositori in un gioco delle parti.

La stragrande maggioranza dei politici di professione del ventunesimo secolo non ha una ideologia per la quale morire. Essi hanno una sola idea: perseguire l’interesse immediato personale e della loro formazione politica. La maggioranza dei politici di questo nostro secolo adora apparire nei talk show televisivi e di ottenere migliaia di like sui social dai loro followers e non certo rischiare la pelle sulle barricate!

La maggioranza dei politici del ventunesimo secolo non intende fare la Storia ma godere, quanto più a lungo possibile, della rendita di governo o di opposizione conquistata… Si guadagna bene ed è sempre meglio che andare a lavorare.

Ludovico Martello

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