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Siamo in una fase storica complessa e decisiva. Trump forse vince le elezioni, ma in ogni caso pure se le perderà è come se le avesse vinte. La pancia del paese è “fascista” (in senso lato) ed è con lui: contro “altro”, contro il “diverso”, contro i “neri”, i reietti, gli ispanici, le élite, la “ politica”, contro la molle democrazia e in opposizione ai parolai parlamenti. E poi c’è la pandemia che fa da volano alla virale azione di chiusura delle frontiere e non solo!
E “puntualmente” colpisce la “molle” e atonica Europa anche il terrorismo islamico, la cui scelta di “attaccare” proprio adesso un paese europeo desta i soliti sospetti! Sia chiaro non per gli obiettivi, ma, molto semplicemente, per la tempistica perfetta! Insomma: il modello liberal-democratico fa fatica a tenere il passo.
Si restringono gli spazi di libertà per il terrorismo, si circoscrivono i movimenti delle persone a causa del virus e come se non bastasse, in economia tutti invocano lo stato benefattore che, con i suoi salvifici ed emergenziali tentacoli, altera il “ libero” (libero?) gioco catallattico della domanda e dell’offerta!
Insomma: lo stato “ leviatano” di cui se ne cantava la fine è prepotentemente risorto! E’ mai morto? Mala tempora currunt….
Georges Jacques Danton